WRC 9 – Anteprima (PC) del nuovo simulatore rallystico di Kylotonn

WRC 9

WRC 9 è ormai in dirittura di arrivo. Il titolo Kylotonn uscirà infatti il 3 settembre e prevede di portare con se nuove auto, nuove tappe del World Rally Championship e diversi miglioramenti nel gameplay.

Noi di GameTime abbiamo potuto provare con mano, e abbastanza approfonditamente, una versione preliminare del gioco, concessaci dagli stessi sviluppatori. Dunque, mettetevi comodi e godetevi la nostra anteprima su WRC 9!

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Premessa: nonostante questa sia ancora una versione preliminare, crediamo di poter affermare con assoluta certezza che non ci si debba aspettare il balzo qualitativo avuto con WRC 8, titolo che ha stravolto totalmente il modello di guida della serie e ha migliorato notevolmente la grafica, pur rimanendo ancora lontano dall’eccellenza sotto questo aspetto.

WRC 9 è dunque un affinamento di quanto visto nella precedente iterazione, e va benissimo così.

Nella build fornita ai redattori era disponibile soltanto la modalità Partita Rapida, quanto basta in ogni caso per apprezzare i vari miglioramenti al gioco. Abbiamo dunque potuto scegliere le auto e le piste da provare e, volante alla mano, siamo rimasti decisamente soddisfatti.

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Come già detto, il miglioramento non è stato netto, ma il gioco riesce a restituire ottime sensazioni di guida.

Ancora una volta, si fa apprezzare la fedeltà del comportamento delle sospensioni sui vari terreni, le quali permettono al pilota di eseguire anche i famosissimi “scandinavian flick”, ossia una tecnica di guida che consiste nello spostare in maniera improvvisa il baricentro della vettura in fase di frenata.

E ciò ovviamente non sarebbe possibile senza una simulazione accurata dei trasferimenti di carico nel mezzo. Il lavoro svolto sulle sospensioni si può apprezzare anche durante i salti o sui terreni più sconnessi, dove l’auto reagisce in maniera coerente con le varie superfici.

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Davvero ottimo anche il grip dell’auto sui vari terreni. Che sia asfalto, neve, ghiaia morbida o ghiaia dura, l’auto si comporta sempre in maniera molto realistica.

Su asfalto ci troveremo in una situazione che non è né troppo “gripposa“, né troppo scivolosa, bensì in una perfetta via di mezzo tra le due situazioni rendendo la guida prevedibile ma, al tempo stesso, molto difficile qualora si provi a spingere.

La situazione diventa ovviamente molto più ardua una volta che si corre sullo sterrato, dove le moderne WRC cercano di prendere disperatamente grip, soprattutto alle alte velocità.

Ci sono inoltre vari tipi di terreni in cui potremo imbatterci: in alcuni l’auto riesce tutto sommato ad avere una velocità media in curva molto elevata, come ad esempio nel Rally della Finlandia.

In altre località, come ad esempio la Grecia, la situazione sarà decisamente più critica, e ci troveremo di fronte a un manto sconnesso, impervio e sdrucciolevole, dove l’auto diventa ai limiti dell’indomabile. Fortunatamente, in queste situazioni ci verrà incontro la formidabile trazione integrale delle WRC+, che riesce in ogni caso ad aggrapparsi al terreno senza troppi problemi.

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Infine potremmo trovarci di fronte a percorsi ghiacciati o innevati, come a Montecarlo o in Svezia, dove l’auto tenderà a scivolare molto sulla superficie a causa del minor attrito, e la sensazione di fiducia nel controllo del mezzo verrà ovviamente meno.

Ad aggravare il tutto ci penserà poi il meteo dinamico, che potrà trasformare una prova speciale all’apparenza facile in un vero inferno. Potremmo partire sotto un sole cocente per poi venir investiti da una tormenta di neve o un temporale, i quali renderanno ben più difficoltosa la guida, soprattutto in notturna.

Siamo rimasti un po’ perplessi dal force feedback al volante, invece. Precisiamo: è risultato dettagliato anche sulla nostra periferica, un ormai vetusto Logitech G27 (che è comunque identico, se non migliore, del suo erede Logitech G29), ma paragonato ad altri titoli pensiamo che sia ancora migliorabile.

Ottimi invece i danni, ben fatti sia nella resa visiva che nel modo in cui inficiano sul mezzo. Ci vuole ben poco per distruggere una sospensione, danneggiare un radiatore o addirittura forare dopo aver messo le ruote dove non era il caso farlo.

Non preoccupatevi però, per i meno esperti (e per chi non vuole o non può comprare un volante), il gioco dispone comunque di diversi assist alla guida, che permetteranno di avere pieno controllo del mezzo anche qualora si utilizzi un gamepad.

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Promette benissimo il sonoro, migliorato rispetto alla passata edizione con nuovi campionamenti audio. Nella build al momento è disponibile il nuovo campionamento solo sulla Ford Fiesta WRC+, ma il team ha assicurato che il trattamento sarà esteso a tutte le vetture.

La Ford Fiesta risulta infatti avere un sonoro più corposo e pieno, nonché di qualità migliore, e ciò si nota in maniera marcata quando si passa da una WRC all’altra. Dunque non vediamo l’ora di poterlo sentire anche sulle altre WRC+ e, magari, anche su tutte le altre vetture, le quali vantano comunque una certa fedeltà nell’audio rispetto alla controparte reale.

Nella beta il roster dei veicoli è di buon livello per una produzione così specialistica: troviamo infatti WRC+ 2020, R5, R2, una decina di vetture storiche e infine delle vetture bonus.
Nella release finale si aggiungeranno anche le auto della deluxe edition o del preorder, ossia la Toyota Corolla WRC 1999 e la Audi Quattro Sport A2 del 1984.

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Lato tracciati il gioco si presenta decisamente bene, con il calendario ufficiale comprensivo di tutti i Rally del FIA World Rally Championship.

Rispetto a WRC 8, ci abbandonano il Rally di Australia, il Tour de Course e il Rally di Catalogna. A prendere il loro posto, però, c’è il Rally di Nuova Zelanda, assente dal 2011. Ma non solo: ritornano infatti anche il Rally del Giappone e sopratutto il Safari Rally.

Tutti e tre i Rally sono davvero divertenti, ma possiamo dire che il Giappone e il Safari sono quelli che spiccano di più.

Il primo è caratterizzato da tratti molto tortuosi e prevalentemente asfaltati, dove la precisione di guida sarà più che fondamentale e dove ci troveremo a percorrere tratti di strada larghi appena tre metri a velocità folle.

L’esatto opposto è invece il Safari Rally, dove i tracciati sono molto veloci e i percorsi si alterneranno tra tratti tortuosi e vere e proprie lande, dove ci troveremo in strade larghe venti metri su cui scatenare tutti i 380 cavalli delle nostre WRC. Ma senza mai poter abbassare la guardia: il Safari Rally è caratterizzato infatti da tappe molto sconnesse, con dislivelli importanti e salti enormi, dove basterà un niente per finire contro un albero o per ribaltarsi.

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Meno lodevole invece il comparto grafico. Non fraintendiamo: graficamente il gioco è buono, però presenta ancora alcune brutture che speriamo possano essere risolte nella versione finale, come texture slavate nell’abitacolo e una certa sporcizia nell’immagine.

Molto buona invece la resa delle condizioni meteo: guidare sotto un temporale è difficilissimo, e la visibilità sarà ridotta quasi a zero, rendendo il tutto quasi claustrofobico.

Abbiamo apprezzato anche la deformazione degli pneumatici, di buon livello anche se, ancora, non eccellente come in altre produzioni.

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Insomma, WRC 9 non si prospetta essere nulla di rivoluzionario all’interno della serie, ma bensì la giusta evoluzione di quello che è stato WRC 8.

Come già detto, molto probabilmente la versione finale sarà ancora più rifinita, ma già da questo primo assaggio possiamo renderci conto di avere tra le mani un simulatore di alto livello.

Che possa essere il nuovo Richard Burns Rally? La vediamo dura, ma WRC 9 potrebbe essere, forse, il miglior simulatore rallystico degli ultimi anni.

Non vediamo dunque l’ora di mettere le mani sul prodotto definitivo, probabilmente il canto del cigno della generazione per tutti gli appassionati di rally e di Motorsport in generale.