Xbox Game Pass: il papà di God of War lo elogia, pesanti critiche dai fan

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Pesanti le critiche piovute su David Jaffe. Il papà di God of War, tramite il suo profilo twitter, ha elogiato il servizio Xbox Game Pass. I fan PlayStation però non l’hanno presa molto bene e si sono fiondati in massa sotto l’account di Jaffe per mostrare il loro disappunto.

Ok, Carrion è gratis dal giorno di lancio sul Gamepass? Amici di PlayStation, cosa state facendo? Attualmente Gamepass è il miglior servizio di tutta l’industria. Forza Sony, contrattacca“, ha detto Jaffe in un tweet poi eliminato. Jaffe ha utilizzato l’horror edito da Devolver Digital, e atteso su Nintendo Switch, Xbox One e PC il 23 ottobre, come esempio per lodare le grandi potenzialità offerte dal servizio Xbox Game Pass.

Dopo una manciata di risposte, Jaffe, si è reso conto di avere commesso un grave errore nell’esprimere una sua opinione su twitter. Subito dopo aver rimosso il post iniziale, Jaffe ne ha pubblicato un altro, molto meno entusiasta e decisamente più alterato a causa proprio delle critiche ricevute.

“Ho rimosso il mio tweet precedente dove, Dio perdonami, ho espresso la mia ammirazione per una casa di produzione che non sia Sony. Avevo dimenticato quanto questo fosse inaccettabile e mi esponesse ad un manipolo di f*****i uomini a stento trentenni vogliosi di sostenere il dibattito sulla console war. Dio, certe volte odio la cultura dei videogames, queste le parole vergate da Jaffe.

Lo sfogo non è passato inosservato a Cory Balrog. Il collega dei Santa Monica Studios ha inviato il suo sostegno con un altro tweet. “Questa cosa è orribile Dave. Io amo giocare i miei videogiochi su PlayStation, sulla mia Xbox, sulla mia Switch e sul mio fin troppo costoso PC. Lascia perdere il nosense della console war”, ha scritto.

Non è la prima volta che assistiamo a episodi simili. Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato delle dure contestazioni subite da Neil Druckmann dopo la pubblicazione di The Last of Us Part 2. Le minacce e gli insulti sono divenuti così insostenibili da costringere Druckmann a rispondere pubblicando gli screenshot delle offese subite. Esito simile hanno avuto gli atteggiamenti intimidatori nei confronti di Laura Bailey, membro del cast di The Last of Us Part 2.

Possibile che, anche di fronte all’elogio di un servizio come Xbox Game Pass possano esserci persone pronte a infervorarsi a tal punto? Cosa spinge costoro che si definiscono videogiocatori a trincerarsi dietro posizioni granitiche che non accettano di essere urtate da nulla che possa in qualche modo sconfessare il principio cardine su cui si basano? A questa domanda è ancora difficile rispondere. La speranza è che, determinati comportamenti possano avere fine al più presto.

Make Love, Not (Console) War

Fonte: Twitter