Xbox Game Pass: la sua forza è nella libreria variegata e non nelle singole acquisizioni, per Sarah Bond di Microsoft

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Quello tra Microsoft e Activision sembra un matrimonio sempre più certo e questo, secondo diversi analisti, potrebbe portare enorme beneficio a Xbox Game Pass. Sarah Bond, Vice Presidente di Xbox, non è del tutto d’accordo. In un’intervista concessa a Rolling Stone, Bond ha affermato che secondo lei la forza del famoso servizio Microsoft non consista nelle acquisizioni, ma nella sua variegata libreria di titoli first party e di terze parti.

“Siamo stati molto chiari riguardo il nostro impegno di portare i nostri titoli first-party su Game Pass. Comprendiamo benissimo che le persone diano molto valore a quell’aspetto, ma [il valore di XGP] è dato anche dalla diversità nell’offerta. Non è legato a nessuna acquisizione. Riguarda la profondità della libreria a tutto tondo, dai grandi tripla A ai titoli indie, passando per gemme nascoste. È questo a rendere Game Pass davvero di valore”, afferma Sarah Bond.

Il valore di Xbox Game Pass, aggiunge Sarah Bond, consiste anche nella libertà d’approccio garantita ai team e come essa vada effettivamente a influenzare lo sviluppo dei giochi, permettendo alle software house di virare da qualcosa di più mainstream. Un esempio potrebbe essere il recente Hi-Fi Rush, lanciato addirittura il giorno stesso dell’annuncio e confermatosi come un successo, o ancora Pentiment, titolo ancor più di nicchia ma che ha potuto ritagliarsi una sua fetta di popolarità proprio grazie a Game Pass.

“Il modello di business [di Xbox Game Pass] è collegato endemicamente alla natura del gameplay. Investiamo molto tempo nel capire come introdurre maggior diveristà nel modello di business, o sul come creare più opzioni. Parliamo molto di Game Pass perché la sottoscrizione è l’ultima cosa che abbiamo introdotto: avete il pay-to-play (i giochi acquistati singolarmente), poi ci sono stati i free-to-play, e infine abbiamo introdotto Game Pass”.

“Abbiamo discusso in merito a come sperimentare altri modelli, ad esempio cosa significa per la pubblicità nei giochi, diffusa prevalentemente su mobile”, ha aggiunto Sarah Bond. “Ci sono modelli simili che funzionano bene su PC e console? Ci sono altri modelli dove magari potresti avere dei giochi a tempo e cose del genere? Offrire ai creatori opzioni e scelte permette loro di sperimentare e fare ciò che vogliono, creando esperienze più coinvolgenti e creative”.

Fonte: WccfTech