Il remake di Demon’s Souls su PlayStation 5 ha riportato in vita un classico cult di FromSoftware. Con il padre di tutti i soulslikes tornato a tormentarci con il suo livello di sfida elevato, è anche tornata l’eterna domanda. Deve essere possibile scegliere la difficoltà all’interno del gioco? Persino lo sviluppatore del remake, Bluepoint Games, ci ha riflettuto seriamente.
Da quando la serie di Dark Souls ha reso popolare il genere con un gameplay estremamente punitivo, molti fan sono stati divisi. Un soulslikes deve avere una modalità facile per renderli più accessibili secondo alcuni considerando però che includere una tale opzione potrebbe minare l’esperienza prevista. Il direttore creativo Gavin Moore ha rivelato che il team ha preso in considerazione l’aggiunta, ma alla fine ha deciso di non farlo.
Il motivo, ha spiegato, è che il gioco è ancora “il lavoro di un altro team di sviluppo” e mentre il remake di Bluepoint ha cambiato alcune cose rispetto alla versione PS3 originale di Demon’s Souls, l’intero prodotto è ancora pensato per onorare la visione originale di FromSoftware. “Alla fine abbiamo deciso che non era compito nostro aggiungere qualcosa che ne avrebbe alterato radicalmente l’equilibrio“.
Detto questo, il team di sviluppo voleva trovare altri modi per aiutare maggiormente i nuovi arrivati. Ecco perché Demon’s Souls fa un uso estensivo del sistema di attività di PS5. Infatti l’opera fornisce ai giocatori oltre 180 guide video a cui possono accedere senza dover uscire dal gioco. Secondo Moore, questi video dovrebbero dare ai giocatori quel tanto che basta per aiutarli a capire come avanzare attraverso una sezione difficile.
Oltre alle guide video, Moore ha accennato alle altre funzionalità aggiunte da Bluepoint per migliorare l’accessibilità senza sacrificare la difficoltà. Naturalmente, ha sollevato la questione del feedback aptico sul controller DualSense e come questo può aiutare i giocatori a valutare le tempistiche degli attacchi, così come il supporto audio 3D della PS5 che può rendere più facile capire quando i nemici si stanno avvicinando.
Nel frattempo stanno nascendo delle teorie folli attorno all’opera, tra cui un possibile riferimento a Metal Gear Solid.
Fonte: The Washington Post