Dopo aver rimborsato i giocatori delusi che ne avevano fatto richiesta attraverso i veri store (PlayStation, Steam e Microsoft/Xbox) CD Projekt RED trova già accordi per risarcire anche gli investitori che si sono sentiti traditi dal progetto Cyberpunk 2077. Gli investitori che, tra il gennaio e il dicembre 2020 avevano ‘scommesso’ il loro denaro sul team polacco si erano organizzati in una class-action poco dopo il lancio (risalente al 10 dicembre 2020). Abbiamo preparato un riassunto di tutta la travagliata storia del progetto curato dal nostro Marco Vitiello.
Si tratta della seconda Class Action chiusa da CD Projekt RED. La prima, curiosamente, si era conclusa a dicembre 2021 per la stessa cifra di quest’ultima: 1,85 milioni di dollari. Il rimborso comprende la copertura delle spese legali. CD Projekt RED è stata trascinata in tribunale perché, a detta degli investitori, il lancio disastroso di Cyberpunk 2077 (ricordiamo che la versione migliore in circolazione, all’inizio e per un lungo periodo) è stata quella Google Stadia seguita dall’edizione PC. Una situazione che aveva condotto CDPR a perdere ingenti somme. Le rimostranze dei giocatori aveva convinto Sony a sospendere la vendita del gioco attraverso il suo store e a proporre risarcimenti ai gamer che ne avessero fatto richiesta.
Il GDR è stato aggiornato nel corso del tempo. Dopo il lancio dell’update 1.5 che introdusse l’edizione next-gen ma soprattutto dopo il lancio di Edgerunners su Netflix, Cyberpunk 2077 è stato profondamento rivalutato. Rimane comunque un gioco controverso. Su Steam parte della community ha voluto premiarlo con l’award “atto d’amore”. Una scelta che però non ha convinto l’altra parte della platea, sicura che questa rivalutazione sia figlia più della visione di Edgerunners che di meriti propri dei developer. Vieppiù da considerare che tra i giochi candidati allo stesso premio c’era anche No Man’s Sky. La parabola del gioco di Hello Games è molto simile a quella vissuta da Cyberpunk 2077.
Hello Games, però, ha dovuto lavorare duramente distribuendo costantemente aggiornamenti gratuiti perché il redemption-arc fosse completo. Tutto senza poter contare su un contenuto animato su una piattaforma streaming. Per quanto qualitativamente elevato (Studio Trigger è una garanzia), Edgerunners poco ha a che vedere con la godibilità del gioco. CP2077, inoltre, godrà sì di una espansione – Phantom Liberty, attesa quest’anno – ma che verrà distribuita a pagamento e solo agli utenti PC e next-gen. Tra l’altro, rinunciando alla modalità multiplayer, inizialmente promessa.
Fonte: Gamespot