Dragon Age Absolution: svelata la serie TV animata di Netflix! Ecco il primo teaser

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Netflix svela a sorpresa Dragon Age Absolution. In maniera del tutto inaspettata, infatti, il colosso dello streaming ha mostrato al mondo il primo teaser ufficiale della serie TV basata sull’iconica saga RPG di BioWare. La serie sarà composta da 6 episodi e uscirà sulla piattaforma streaming a dicembre del 2022. Non è stata comunicato il giorno preciso, purtroppo.

Il trailer, davvero adrenalinico, ci svela la città in cui sarà ambientata la serie: Tevinter. Il trailer si sposta poi su sequenze più dinamiche, con scontri all’arma bianca e attacchi magici. La serie TV, afferma Netflix, è sviluppata in collaborazione con la stessa BioWare, promettendo dunque una certa fedeltà con l’originale.

Questa serie non narrerà però eventi visti nei videogiochi, bensì situazioni parallele presentandoci nuovi personaggi, tutti da conoscere. “Include nuovi personaggi ispirati a Dragon Age e coerenti con il suo mondo, come elfi, maghi, cavalieri, qunari, templari rossi, demoni e tante altre sorprese”, spiega Netflix nella descrizione del video su YouTube.

La produzione di Dragon Age Absolution, ideata dalla Showrunner Mairghread Scott, è stata affidata a Red Dog Culture House. Purtroppo, Netflix non ha svelato dettagli sul cast. Vista la segretezza, però, potremmo aspettarci qualche nome importante, per quanto chiaramente relegato solo al doppiaggio.

Nel frattempo, ricordiamo che BioWare è al lavoro su Dragon Age Dreadwolf, nome definitivo di Dragon Age 4. A febbraio, il gioco risultava già a metà dell’opera. In recenti interviste, la software house ha confermato come Dragon Age Dreadwolf vedrà personaggi molto più profondi che in passato. Una concept art del gioco fu mostrata oltre un anno fa.

Il gioco sarà inoltre un titolo esclusivamente single player, la modalità multiplayer del gioco è stata infatti cancellata. Una scelta che permetterà al team di potersi concentrare sull’offrire la miglior esperienza GDR in singolo giocatore possibile; nonché evitare il ripetersi di un flop come successo per Anthem.

Fonte: YouTube