Ghost Recon: Wildlands – Hands On Beta

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Ricognizione in mondo aperto

Wildlands cammina su quella sorta di “percorso unico” che Ubisoft ha tracciato per ogni sua saga maggiore. È ormai indubbio come, a parte rare eccezioni, l’intenzione della casa francese sia quello di riunire ogni serie sotto un’unica, grande idea, soprattutto a livello di meccaniche. Chi aveva definito Wildlands come un “The Division nella foresta”, in realtà, non ci era andato poi così lontano.

Non solo, si riescono chiaramente a distinguere molti altri elementi presi in prestito da altri suoi colleghi, ed è forse questa la cosa che più ci ha sorpreso. Una Beta non è certo paragonabile al gioco intero, ma la mole di attività in-game – principali e non – ha già da ora dell’incredibile. Da non sottovalutare, poi, anche le infinite possibilità strategiche che ne conseguono.

Il filmato introduttivo è un resoconto veloce di tutti gli avvenimenti principali del mondo di gioco. Il nostro obiettivo è semplice: infiltrarci nella periferia boliviana, allearci con i ribelli locali e far cadere il cartello dei Santa Blanca con ogni metodo possibile. Inutile precisarlo, la nostra missione è tutt’altro che ufficiale, quindi non aspettiamoci aiuti dagli Stati Uniti o da qualunque altro ente governativo. Equipaggiamento e alleati andranno recuperati sul posto, così che il tutto possa riassumersi in una missione dietro le linee nemiche delicata come non mai, dal cui esito possono dipendere le vite di molte persone. Compresa la nostra.

La mappa di gioco offerta da questa versione di prova è davvero sconfinata. Dando un’occhiata a quella completa, però, ci accorgiamo di come ci stavamo muovendo solo in un piccolo frammento di quello che poi sarà il mondo intero. Parliamo di chilometri e chilometri di terre sconfinate, intervallate da piccoli insediamenti civili e magazzini ormai trasformati in basi operative dei narcotrafficanti. Saper riconoscere al volo amici e nemici è un’abilità che si acquisisce in poco tempo, ma altrettanto vitale è imparare a muoversi nei vari territori nella maniera più saggia possibile.

Guidare un SUV e arrivare in pompa magna in una piazza cittadina è un tipo di teatralità che punisce la stragrande maggioranza delle volte, mentre optare per un basso profilo potrebbe ben presto diventare il vostro vero asso nella manica. Ci si può davvero sbizzarrire: la struttura delle missioni premia la fantasia, e risulta apertissima a qualunque tipo di lettura e giocatore, da colui che preferisce appostarsi dalla lunga distanza a chi si fa strada tra i nemici coltello tra i denti, da chi salta in strada con le armi spianate a chi preferisce organizzare l’attacco con precisione millimetrica.

Torneranno infatti utilissimi binocoli e droni – come ormai accade in molti altri giochi simili – per imprimere a schermo posizione e dati delle varie milizie, così da poterne tenere traccia in qualunque momento.

la struttura delle missioni premia la fantasia, e risulta apertissima a qualunque tipo di lettura e a qualunque giocatore, da colui che preferisce appostarsi dalla lunga distanza a chi si fa strada tra i nemici coltello tra i denti, da chi salta in strada con le armi spianate a chi preferisce organizzare l’attacco con precisione millimetrica.

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