Il giovane 17enne accusato dell’attacco hacker a Rockstar Games che ha portato al leak di GTA 6, sarebbe attualmente in un centro di detenzione giovanile. Nonostante abbia ammesso di aver violato le condizioni di libertà provvisoria, l’adolescente si è dichiarato non colpevole di uso improprio di computer.
A svelare ciò, l’ispettore della polizia di Londra, Michael O’ Sullivan che avrebbe parlato del caso in un’intervista a Eurogamer: “Il diciassettenne comparso il 24 settembre presso la Highbury Corner Youth Court si è dichiarato colpevole di aver violato le condizioni di libertà provvisoria e non colpevole di abuso di computer. L’adolescente è ora un centro di detenzione giovanile“.
Il giovane farebbe parte del gruppo di hacker chiamato Lapsus$ e sarebbe stato coinvolto, all’età di 16 anni, anche in un attacco a Nvidia, lo scorso marzo. Per quanto riguarda GTA 6, nonostante le oltre 90 immagini trapelate sul gioco, Rockstar Games ha rivelato che l’uscita del nuovo titolo non tarderà.
Dopo l’attacco hacker, alcuni sviluppatori hanno dato il proprio sostegno a Rockstar. Neil Druckmann ha confortato il team con un Tweet, mentre altri professionisti del settore hanno smentito le falsità di un’utente riguardo il gioco. Questo leak, purtroppo, è costato non poco a Take-Two, come testimonia l’enorme perdita in borsa. Nonostante questo, Rockstar Games intende continuare con lo sviluppo.
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Fonte: Eurogamer