La risposta al “chi” sarà al prossimo “Dove” dice Hideo Kojima riferendosi allo strano cartellone visto in occasione del Tokyo Game Show di settembre dai visitatori che si sono approcciati allo stand di Kojima Productions.
Il cartellone dove appare una figura femminile di cui solo i contorni vengono esaltati in controluce, è apparso sia sul sito ufficiale di Kojima Productions, sia nello spazio riservato all’azienda in occasione della manifestazione giapponese. In prima battuta, il volto era sovrastato dalle parole “Who Am I?”. Un enigma ufficialmente ancora irrisolto. Banalmente, si potrebbe pensare che la domanda faccia riferimento al volto femminile nascosto nell’oscurità. A tal proposito la rete individua nell’attrice Elle Fanning la candidata ideale e, addirittura, pare avere scovato la foto che fa da riferimento per questo cartellone. Fanning, inoltre, non è un nome del tutto nuovo al circolo frequentato da Kojima avendo partecipato in passato ad un film di Nicholas Windin-Refn che il creatore di Death Stranding affermò di avere apprezzato.
Cosa cambia con l’ultimo tweet? Kojima promette che la risposta al “WHO” sarà nel prossimo “WHERE”. L’ipotesi più probabile è che il riferimento sia ai Game Awards. Si tratta del prossimo grande evento in programma per questo 2022 e il palco più congeniale a Kojima per la presentazione di nuovi progetti. Da quel palco, in passato, presentò ad esempio i trailer di Death Stranding. Per lui, il palco gestito dall’amico Geoff Keighley è come una seconda casa e un ambiente “naturale” entro cui muoversi.
È comunque possibile lanciarsi anche in ipotesi più fantasiose se lo si desidera. Esattamente ciò che farò nelle prossime righe. Può anche darsi che il “Where” non faccia riferimento ad un luogo o evento particolare e che Kojima, così come fatto in tanti suoi giochi precedenti, abbia deciso di affrontare alcune tematiche. Il Who Am I?, Chi Sono Io? è una di quelle domande esistenziali. Sostituendo il Who con il Where si ottiene una sequenze di domande che potrebbe porre una persona appena risvegliatasi da una amnesia: chi sono? dove mi trovo? Può dunque darsi che – magari non dal palco dei TGA – scopriremo solo a chi appartiene quel volto femminile. Una risposta, magari, accompagnata da un nuovo quesito che anticiperà il successivo.
Who e Where, infatti, rappresentano anche due delle “cinque W” fondamentali del giornalismo. Dopo il Where, presumibilmente potrebbe venire il “What (is it?)” e il “When (did this happened?/ it will happen?)”. Seguendo questo ragionamento, resterebbe fuori il “Why”, il perché. La domanda da sempre più annosa in qualsiasi contesto. Il ragionamento non è da escludere nel suo complesso: un disvelamento progressivo di alcuni elementi sarebbe perfettamente in linea con lo stile comunicativo di Kojima.
L’adozione di domande esistenziali come tema portante è anche uno dei trope più usati da Hideo Kojima. Gene, Meme, Scene, Sense, Peace, Race, giusto per elencare quelli trattati rispettivamente in: Metal Gear Solid, Sons of Liberty, Snake Eater, Guns of the Patriots, Peace Walker e The Phantom Pain. Tutti accomunati dal dualismo Destyny-Fate/Choice che trova il suo massimo in Death Stranding, affiancato a una estensione del tema ambientale già sfiorato in Metal Gear 2 Solid Snake.
Al momento le certezze sono poche. Innanzitutto, sappiamo che Kojima è impegnato su almeno due progetti contemporaneamente. Death Stranding 2 (ammesso sia questo il titolo), anticipato da Norman Reedus diversi mesi fa. Segue la collaborazione in esclusiva con Microsoft per xCloud, ancora senza un titolo ufficiale. Diversi rumor – non supportati però da dati sufficienti – indicano potrebbe essercene un terzo (forse un quarto in cantiere). Il primo sarebbe il progetto Overdose, ammesso che non si tratti della collaborazione con Xbox appena citata. Sappiamo inoltre che da sempre è desiderio di Hideo quello di realizzare un gioco horror. Ammesso che siano in corso i lavori su qualcosa del genere, sarebbe da verificare quanto questo possa coincidere con i progetti già confermati.
Ultimo collegamento (forzatissimo, lo ammetto) che mi sento di voler fare è riassumibile in una sola immagine. Di seguito Clara “Oswin” Oswald nella prima puntata della settima stagione della serie moderna di Doctor Who. Oswin è interpretata da Jenna Coleman (La Regina Vittoria in Victoria e Johanna Constantine in The Sandman).
Fonte: Kojima Hideo