Streaming illegali: il TAR si schiera dalla parte dell’AGCOM. 30 minuti per bloccare le partite di calcio

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È arrivata la sentenza del TAR del Lazio. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso presentato da Assoprovider contro le nuove regole dell’AGCOM (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ritenute non idonee per bloccare le dirette illecite delle partite del campionato italiano di calcio.

Le nuove regole prevedono che l’acceso al sito pirata debba essere bloccato tramite l’apposita piattaforma, chiamata Piracy Shield, entro trenta minuti dal fischio d’inizio della partita. Il tempo in questione però non è stato ritenuto idoneo da alcuni provider e da qui è nata la scelta del ricorso di Assoprovider. Tuttavia, il TAR ha dato ragione all’AGCOM ribadendo come “la tutela dei diritti d’autore costituisce sul piano delle garanzie di effettività dell’ordinamento speciale il caposaldo dell’interesse pubblico che giustifica la previsione di procedure urgenti e l’elaborazione, in itinere, di misure tecniche che possano garantirne l’effettività”.

Inotre, il TAR si è espresso così sulle tempistiche per bloccate le dirette illecite delle partite: “L’esiguità del termine (30 minuti), contestata è da rapportare ai tempi – altrettanto esigui – degli eventi sportivi che possono costituire occasione di condotte illecite e all’esigenza di approntare una tutela concreta e non formalistica per arginare abusi e violazioni. Non può ritenersi, a giudizio del Collegio, una misura estemporanea e proporzionata, potendo, piuttosto, contare su una solida base normativa e giurisprudenziale”.

Dopo la sentenza, il commissario dell’AGCOM Massimiliano Capitanio ha commentato così la decisione del TAR in un post pubblicato su LinkedIn: “La sentenza non solo conferma il nuovo potere di disattivazione in 30 minuti dei siti che trasmettono illegalmente eventi sportivi live, ma anche la legittimità di tutto l’impianto regolamentare dell’Autorità in tema di diritto d’autore”.

Di recente, AGCOM ha svelato una serie di regole di comportamento che gli Influencer dovranno adottare da ora in avanti. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, qui sotto nei commenti.

Fonte: Libero