Microsoft fuori da UK? La possibilità si fa più concreta, secondo alcuni report

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Microsoft potrebbe rinunciare a fare affari nel Regno Unito. Si tratta di una possibilità paventata in passato ma cassata sempre come remota, fantasiosa e, in definitiva, irrealistica. Satya Nadella, CEO dell’azienda, però l’ipotesi l’ha anche accarezzata. L’azienda non ha preso bene il “no” di CMA di aprile a cui, va detto, ha fatto seguito il “sì” della commissione europea. Ma UK e UE sono due cose diverse, quindi ognuna fa storia a sé.

Ora, mentre sono in corso le udienze di appello – almeno quelle preliminari – davanti al CAT (apertura ufficiale delle procedure vere e proprie questo luglio), Bloomberg afferma che Brad Smith, presidente Microsoft, abbia fissato un incontro con Jeremy Hunt, Cancelliere dello Scacchiere (il Ministro delle Finanze), per discutere della faccenda. Hunt era già intervenuto sulla vicenda affermando che CMA – che da poco aveva esposto le sue motivazioni davanti al parlamento – si era assunta una enorme responsabilità.

Stando al report, Smith avrebbe già una schedule fittissima e l’idea (che potrebbe essere anche solo una “minaccia”) potrebbe saltare fuori. Microsoft, va ricordato, nel corso delle discussioni precedenti alla pubblicazione delle decisioni di CMA, si premurò di rammentare che a Redmond erano state delegate le responsabilità di garantire la sicurezza informatica del Regno Unito.

La commissione UE, intanto, afferma che l’acquisizione di Activision possa in realtà essere positiva per lo sviluppo dell’industria. Nel corso delle udienze preliminari davanti al CAT, Microsoft afferma che CMA avrebbe presentato le perplessità circa il mercato cloud troppo tardi, concentrandosi per la maggior parte del tempo su Call of Duty.

Fonte: Bloomberg