Microsoft: la chiave per Activision è mantenere Fallout e The Elder Scrolls su PlayStation, dice Michael Pachter

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Continua a far discutere il tentativo di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Ultimo a esprimersi sulla vicenda è l’analista Michael Pachter. A suo avviso, per tranquillizzare definitivamente PlayStation, l’azienda con sede a Redmond dovrebbe offrire garanzie anche riguardo i brand Bethesda come Fallout e The Elder Scrolls. I developer/publisher di Doom e Skyrim, infatti, fanno parte della famiglia Xbox da dopo l’acquisizione avvenuta nel 2020.

Pachter ne ha parlato attraverso il suo profilo Twitter. “Dunque, se ho ragione, potrebbe essere richiesto a Microsoft (o quest’ultima potrebbe offrire) di rendere tutte le future versioni di Fallout, Elder Scrolls, Diablo, Doom etc. disponibili su PlayStation. Potrebbero così ancora offrire tutti questi giochi su Game Pass al day one” dice l’analista.

La chiave è che se Microsoft dimostra di mantenere lo status quo, i regolatori non hanno alcun argomento legale contro l’acquisizione. Microsoft manterrebbe la situazione attuale con l’eccezione di poter inserire i giochi Activision Blizzard nel Game Pass” dice ancora Pachter nello stesso thread.

In altri termini, secondo Pachter, Microsoft potrebbe gettare le basi per l’ottenimento di pareri favorevoli da parte degli organi anti-trust in maniera molto semplice. Non avendo ancora ultimato le operazioni su Activision – per chiudere l’affare servono i pareri dei regolatori, prima – oltre alle già menzionate e più volte ripetute rassicurazioni su Call of Duty (brand di punta del publisher), l’unica altra “arma” nelle mani di Phil Spencer sono le possibili garanzie sui lavori di Todd Howard e collaboratori.

Al momento, l’antitrust Europeo ha deciso di far slittare di 20 giorni il termine ultimo per pronunciarsi sulla questione. La controparte cinese, invece, ha deciso di approfondire ulteriormente le indagini rinunciando alle procedure semplificate. Microsoft, intanto, ha offerto a Sony PlayStation un rinnovo degli accordi di pubblicazione di Call of Duty. Accordi della durata di 10 anni. Anche la CCO di Activision Blizzard Lulu Cheng Meservey ha espresso l’intenzione di lottare per difendere l’accordo stilato con l’azienda di Redmond. Inoltre Phil Spencer ha ribadito che Call of Duty continuerà ad essere disponibile su tutte le piattaforme anche ad acquisizione terminata.

E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, qui sotto nei commenti.

Fonte: Michael Pachter