PlayStation 5 è quasi pronta al debutto. Secondo l’ultimo report pubblicato da Digitimes sul suo sito, Sony ha iniziato a distribuire i primi esemplari della console next-gen ai suoi partner specializzati nella distribuzione.
Sono circa dieci milioni le unità di Playstation 5 già assemblate e pronte a lasciare le fabbriche di Taiwan e Cina. Destinazione Advance Semiconductor Engineering, società di Taiwan che da anni collabora con Sony nella distribuzione delle sue console. Pare, anzi, che ASE abbia già iniziato a smistare le prime PlayStation 5 ricevute verso gli altri anelli della catena di distribuzione. Anche Greatek Electronics dovrebbe aver ricevuto un primo carico di console o, comunque, ha già fatto posto in magazzino per ricevere PlayStation 5. Negli Stati Uniti la catena Walmart è pronta ad aprire i pre-order.
Se pensate che dieci milioni sia un numero esiguo per una console next-gen, vi invitiamo a ricordare che non si tratta ovviamente del numero definitivo. Nei prossimi mesi altri esemplari di PS5 si allontaneranno dagli stabilimenti ove sono state assemblate per raggiungere i magazzini dei grandi distributori. Sony, dal canto suo, ha programmato di rilasciare la console gradualmente con un numero di esemplari limitato nei primi mesi di vita. Allo stesso modo, la compagnia giapponese ha deciso di limitare il numero di pre-order a un esemplare a persona. Un tentativo questo di evitare che gli utenti si ritrovino a bocca asciutta fin dal primo giorno. Per soddisfare quella che si prevede essere una forte richiesta, Sony ha raddoppiato il numero di esemplari in produzione.
Ai piani alti di Sony sono sicuri del successo di PlayStation 5. Secondo le previsioni di mercato, la console potrebbe vendere più di PlayStation 4 (112 milioni circa) e PlayStation 2 (150 milioni). Dati che sembrano ricevere il conforto di diversi sondaggi condotti tra i videogiocatori e che hanno già incoronato la macchina Sony come superiore a Xbox Series X. Una voce fuori dal coro, in tal senso, è quella di Gabe Newell.
Riuscirà Sony a portare a termine l’impresa? Difficile prevederlo adesso. Rivediamoci sotto questo articolo tra qualche anno e cerchiamo di tirare le somme.
Fonte: Digitimes – Hardwaretimes