
Nel corso degli ultimi trent’anni, PlayStation ha costruito un’esperienza focalizzata sull’accesso immediato al gioco e su un’interfaccia intuitiva, mantenendo un’impostazione centrata sulla console. Secondo quanto dichiarato da Hideaki Nishino, il team sta valutando nuove soluzioni per espandere il proprio raggio d’azione, pur mantenendo coerenza con il modello tradizionale. L’obiettivo è esplorare opportunità che permettano di raggiungere nuovi segmenti di pubblico, senza compromettere l’esperienza proposta finora.
Una strategia misurata per portare le esclusive oltre la console
Hermen Hulst, a capo di PlayStation Studios, ha ribadito che l’azienda sta esplorando continuamente nuove modalità per far vivere i propri franchise agli utenti. Tuttavia, l’approccio rimane cauto e ben ponderato. “Quando portiamo i nostri titoli fuori dalla console, lo facciamo con grande attenzione”, ha spiegato. Questo perché le esclusive single player rappresentano il cuore pulsante dell’identità PlayStation, nonché una vetrina per le potenzialità tecniche dell’hardware Sony.
Hulst ha aggiunto che ogni eventuale apertura verso altre piattaforme viene valutata attentamente, considerando come e se ha davvero senso compiere questo passo.
L’importanza di comprendere il comportamento dei giocatori
Secondo Nishino, una delle priorità attuali è analizzare in profondità i comportamenti dei giocatori, per capire come rispondere alle loro esigenze in continua evoluzione. Lui e Hulst lavorano a stretto contatto proprio per investire dove serve e far sì che l’esperienza PlayStation possa crescere, senza snaturarsi.
La concorrenza stimola l’industria videoludica
Parlando della strategia multipiattaforma adottata da Microsoft – che ha portato titoli come Sea of Thieves e Indiana Jones e l’Antico Cerchio anche su console non Xbox – Nishino ha affermato che la concorrenza è positiva, perché alimenta l’innovazione. Secondo lui, più aziende partecipano all’industria del gaming, più si crea un ecosistema dinamico e fertile.
Tuttavia, ha anche ribadito che Sony resta salda sulla propria visione. Non c’è, al momento, la necessità di cambiare rotta in modo drastico, anche se l’azienda continuerà a osservare con attenzione i trend e i dati di utilizzo da parte dei giocatori.
I successi su PC rafforzano la strategia PlayStation
Nonostante l’attenzione resti rivolta principalmente alla console, Sony ha progressivamente portato molte delle sue esclusive anche su PC. Giochi come Uncharted, Spider-Man e The Last of Us sono ormai disponibili su questa piattaforma, e i risultati sembrano premiare questa scelta.
Già a febbraio, l’ex dirigente Shuhei Yoshida aveva dichiarato che portare i titoli PlayStation su PC è “quasi come stampare soldi”, una strategia che consente di generare profitti e reinvestirli nello sviluppo di nuovi giochi. Cosa più importante, quella strategia spingerebbe l’utenza a comprare PlayStation per giocare i sequel di titoli già pubblicati su PC.
E apparentemente, Yoshida aveva ragione. Basti pensare che Stellar Blade, pubblicato da PlayStation solo recentemente su PC (qui la nostra recensione), ha superato per la prima volta i 100.000 utenti simultanei su Steam, diventando il primo titolo single player pubblicato dall’azienda a raggiungere questo traguardo.
Fonte: Sony