Tre anni, nove mesi e due settimane. Tanto è durato l’allontanamento di Sdrumox (al secolo Daniele Simonetti) da Twitch. I motivi del ban – sanzione comminata da Amazon nel maggio 2020, in piena pandemia – non sono mai stati resi noti ufficialmente. Sono in molti a supporre che alla base ci fossero delle battute controverse da parte dello streamer. Ad aggiornare sulla situazione, il profilo Twitter “Streamer Bans”.
Caso chiuso, Sdrumox può tornare in live su Twitch dopo quasi 4 anni di assenza. Ban ritirato
Il ban di Sdrumox aveva scosso i colleghi streamer dello stivale. In molti si sono organizzati sotto l’hashtag #FreeSdrumox per chiedere a Twitch di ritornare sui suoi passi. A distanza di tempo, quando oramai sembrava non ci fosse più speranza, Simonetti ha raccontato quello che a suo avviso è stato un vero e proprio calvario fatto di promesse infrante e rinvii infiniti da parte del team di moderazione. Una storia poi riassunta dallo YouTuber Ciancianguilla in una lunga ricostruzione video.
Nel periodo successivo al ban (dicembre 2020) poi, diversi streamer nostrani hanno deciso di muoversi all’unisono per chiedere alla piattaforma regole più chiare circa il comportamento da adottare in live e una applicazione delle norme più equa per tutti. Sono in tanti a sostenere tutt’oggi che Twitch – i suoi moderatori, in realtà – applichi il regolamento in maniera del tutto arbitraria e commini sanzioni basate non tanto sulla gravità dell’azione quanto più sulla popolarità del/la streamer. L’iniziativa italiana, il No Stream Day, venne lanciata dal Cerbero Podcast e ripresa da diversi altri colleghi con la lettura di un manifesto e 24 ore di sciopero delle trasmissioni.
Dopo il ban, una volta cadute le restrizioni per i partner Twitch, Simonetti è tornato a mostrarsi su YouTube, spesso al fianco del collega e coinquilino Marco Merrino, in arte Croix89.