The Witcher: l’autore dei libri diede via i diritti per pochi dollari

the witcher

Parliamo di una storia che dura anni. Andrzej Sapkowski, autore dei romanzi di The Witcher, odia i videogiochi. Ancor di più, odia il suo, di videogioco.

La saga videoludica di The Witcher è amata e idolatrata da ogni fan accanito di Giochi di Ruolo, e per una – anzi, cento – buone ragioni. Dopotutto, parliamo pur sempre di una trilogia solida, enorme e profondissima.

Sapkowski, però, ha sempre storto il naso di fronte a questa trasposizione, molto spesso ammettendo di aver visto la sua fama “strappata via” dall’opera digitale. Dalle sue interviste sono sempre fuoriuscite parole dure verso CD Projekt e il loro lavoro ma, oggi, entriamo in possesso dell’ultimo frammento di puzzle che ancora ci mancava.

Sapevamo già che l’autore dei libri aveva guadagnato poco o nulla dalla vendita dei diritti alla software house, non l’ha mai nascosto. Ma a quanto equivale, di preciso, quel “poco o nulla”?

A soli 4.000 dollari, pare. Davvero nulla, in confronto a quanto vale adesso il brand.

Sapkowski, al tempo, aveva anche rifiutato di guadagnare in percentuale dalle royalties e si fece bastare i 4.000 della cessione dei diritti. Dopotutto, non immaginava neanche lontanamente che il gioco avrebbe ottenuto un qualunque tipo di successo, soprattutto fuori dalla sua nazione.

A oggi, The Witcher è molto più di una serie di libri polacca. CD Projekt RED è cresciuta a dismisura, con Geralt che continua a mietere consensi e con attesissimi spin-off ormai dietro l’angolo. Sapkowski, come è anche ovvio che sia, non può far altro che prendersela con la sua poca lungimiranza.

Nel caso non lo ricordiate, tra l’altro, è persino in arrivo una serie TV targata Netflix.

Fonte