WhatsApp non funziona e, per molti, è colpa della Juve

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Ieri, per qualche ora, il mondo intero è caduto nel panico più totale. Qualcuno non sapeva più che fare, qualcun altro era già alla ricerca di nuova motivazione di vita e altri ancora hanno fissato un muro finché tutto non sarebbe tornato alla normalità.

Attenzione, non parliamo di una minaccia atomica né dello scoppio di chissà quale guerra, ma semplicemente del crollo dei server di WhatsApp.

Tre ore di stop sono bastate perché il suo miliardo di utenti si riversasse su Facebook e lo riempisse di lamentele e commenti poco carini verso Zuckerberg, suo proprietario.

Ora, almeno in Italia, tutto sembra essere tornato come prima. Alcuni Paesi esteri lamentano ancora dei disservizi, vero, ma per adesso nulla che ci tanga da vicino. La reazione del web alla vicenda, però, ha raggiunto livelli di goliardia davvero unici.

Dopotutto, quella di ieri era anche la serata di Monaco-Juventus. I bianconeri puntano ora alla finale di Champions e, secondo qualcuno, è stata proprio la loro impenetrabilità a mandare in tilt i sistemi di Whatsapp.

L’Italia intera, come abbiamo potuto leggere in svariati commenti su Facebook, è convinta che Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini – come prova di forza – abbiano deciso di bloccare anche il servizio di chat. In effetti, non sappiamo se ieri era più facile imbattersi in inni di vittoria o in minacce di morte verso i gestori di Whatsapp.

Tornando seri, comunque, è probabile che sia l’arrivo di un nuovo aggiornamento – lanciato forse un po’ in anticipo – ad aver mandato in tilt i server dell’applicazione. Siamo ancora nel campo delle voci di corridoio, ma cerchiamo di riunire i rumor più probabili e di prevedere i contenuti di questo fantomatico aggiornamento.

Pare che nel futuro prossimo potremo quindi contrassegnare tre conversazioni come primarie, così da tenerle sempre in cima alla lista e non lasciare che vengano scavalcate dalle altre.

La seconda novità, invece, sarebbe la possibilità di cambiare numero e mantenere intatte anche le vecchie conversazioni, legando così la propria chat a un utente e non al numero di telefono. Ovviamente, fino ad annuncio ufficiale, ci asteniamo dallo sbilanciarci sulla veridicità delle informazioni.