Abandoned: Blue Box Game Studios tutta la storia, cosa c’entrano Hideo Kojima, Konami, Bloober Team e Silent Hill

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Abandoned: quello ‘vero

Saltiamo velocemente ai primi mesi del 2021. Precisamente é il 7 aprile. Quel giorno su PlayStation Blog viene pubblicato un post firmato da Hasan Kahraman che annunciava che lui e la sua squadra erano al lavoro su Abandoned, un nuovo titolo survival horror. Poche righe di descrizione, a giudicare bene anche piuttosto generiche ed un breve teaser da un minuto e mezzo o poco più.

Nell’immediato, il titolo non riscuote moltissima attenzione. Fin da subito, qualcuno – non si sa esattamente chi – inizia a porre il dubbio che il gioco possa essere in qualche modo collegato a Silent Hill. L’azienda ci mette del suo con alcuni tweet che sarebbero passati successivamente alla storia: a giugno Blue Box Game Studios informava che “Abandoned” non era il titolo del gioco completo ma solo del prologo. Il vero gioco dovrebbe avere un nome il cui titolo comincia per S e finisce per L. Parole loro. Sul web si è ovviamente subito diffusa la convinzione che si trattasse dell’IP horror Konami più famosa di sempre. Il tweet in questione é uno di quelli fatti sparire dal team come ha fatto notare Lance McDonald il 31 marzo 2022.

Tra rumor e assenza di notizie si prosegue fino a giugno 2021. A metà del mese é attesa la presentazione della Real Time Experience che però, purtroppo, tarda ad arrivare. In un primo momento viene spostata avanti dal 22 al 25 di giugno e poi direttamente ad agosto per dei supposti problemi di funzionamento.

Anche questi tweet appartengono al novero di quelli fatti sparire da Blue Box Game Studios. Nello stesso periodo succedono due cose strane. Hideo Kojima e Konami tornano a seguirsi a vicenda su twitter (dopo circa 6 anni) e Hasan Kahraman concede una intervista ad un podcast arabo (qui la versione tradotta da Lorenzo, l’originale é stata rimossa dal sito che la ospitava).

Succede qualcosa: lo sponsor dell’intervista é cambiato. Si passa da Konami (come prego?) a Bloober Team. Teniamo a mente questo nome, ci tornerà utile in seguito. In un momento successivo, anche il nome di Konami viene re-integrato. Specifichiamo: stiamo parlando dello sponsor dell’intervista. Non di quello del gioco. Però é sempre interessante da far notare.

Sorprende che nell’intervista si faccia esplicito riferimento a Konami. Blue Box Game Studios ha sempre affermato di non avere nulla a che vedere con la software house nipponica. Anzi, a dirla tutta, in più di una occasione gli olandesi hanno dovuto porgere le loro scuse per la confusione.

Inoltre, lo stesso team, ha ammesso di avere sofferto di diversi problemi a causa della errata – dicono loro, ma lo vedremo – associazione ad Hideo Kojima. Con Konami, invece, Kahraman ha affermato di avere avuto contatti ad aprile 2022. Il motivo? Rinnovare le scuse per la confusione che il suo gioco e la sua azienda stanno provocando. Ma vi faremo qualche esempio più avanti.

Pochi giorni dopo – siamo all’inizio di agosto – pare che Kahraman abbia concesso un’altra serie di dichiarazioni ‘ufficiose’ ad un utente Reddit che ha poi riportato la conversazione sulla piattaforma. Sebbene il post originale sia stato rimosso, abbiamo fatto in tempo a leggere le parti salienti e riportarle su questo sito. In sintesi, Kahraman prendeva le distanze, ancora una volta, da Silent Hill affermando di non avere nulla a che vedere con quel gioco.

Questa intervista, in particolare, secondo alcune informazioni pubblicate su ResetEra, era molto lunga. Circa un’ora. Sebbene nell’estratto audio che ne é saltato fuori pare che Kahraman stia dicendo che Sony abbia deciso di dargli in mano l’IP, sul forum il supposto intervistatore assicura che si tratta di dichiarazioni fuori contesto. La corretta interpretazione – almeno in via ufficiale – é quindi quella di un Kahraman che prende le distanze dall’idea che egli stesso pronuncia.

In un altro contributo video, disponibile invece su YouTube in forma di short, un utente ci fa ascoltare un messaggio vocale ricevuto da Kahraman in persona. La traccia audio dovrebbe risalire a circa l’estate scorsa e, seppur brevissima, ci informa che i problemi relativi alla Real Time Experience sarebbero da imputare alla fretta di Sony. Sempre nello stesso audio, il developer afferma che il titolo finale sia molto diverso da quanto mostrato. Un modo per rispondere anche al dubbio posto dall’utente che ha caricato il video e che temeva che il set di Abandoned provenisse da uno dei pacchetti economici di Unreal Engine 4.

Dopo il lancio dell’applicativo su PlayStation 5, effettuato ad agosto, é iniziata una parabola discendente – o sarebbe meglio dire una caduta libera – della credibilità di Blue Box Game Studios, cosa che ci ha costretto a redigere questo pezzo per cercare di fare chiarezza su una società che pare non esistere ed il cui curriculum non sembra dei migliori. L’app, incredibilmente pesante, conteneva un teaser di pochissimi secondi per di più nemmeno inedito dato che era già stato pubblicato su twitter. Il lancio “é stato un disastro” hanno ammesso gli sviluppatori in un comunicato stampa.

Successivamente, l’azienda ha dovuto sopportare anche un attacco hacker che ha colpito il canale YouTube – ancora non ripristinato – e dover avvisare che erano in corso tentativi di phishing. In quest’ultimo caso, i malintenzionati avrebbero utilizzato il nome dello studio e la possibilità di prenotare Abandoned in anteprima come esca per attrarre malcapitati.

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