Stando al Senior Level Designer di Cyberpunk 2077, Miles Tost, la componente ruolistica del titolo sarà molto più profonda di quanto visto con The Witcher 3 Wild Hunt. Un assaggio di questa componente lo abbiamo già visto durante il secondo episodio del Night City Wire, dove ci è stata mostrata la meccanica del ‘Life Path‘, ovvero le origini del nostro personaggio.
Questa meccanica, infatti, influenzerà totalmente il nostro intero viaggio, cambiando le reazioni dei personaggi alla nostra presenza. Non solo, anche il modo in cui otterremo le armi sarà diverso, così come le vie per completare le varie missioni e il gioco in se.
Tost, in un’intervista su Netrunner 2077, ha infatti rimarcato che, sebbene in Cyberpunk 2077 ci siano tantissime armi, il gioco è principalmente un RPG. Proprio per questo, aspetti come scelte dei dialoghi, delle proprie abilità, di come gestire le armi e come personalizzare il proprio personaggio sono fondamentali.
“Ci sono un sacco, anzi una tonnellata di armi. Proprio per questo, la gente tende a dimenticare che Cyberpunk 2077 è per prima cosa un RPG. Dunque la personalizzazione e la scelta del proprio equipaggiamento, scegliere quali abilità avremo, i nostri talenti, l’aspetto del personaggio, i nostri dialoghi… Hanno tutti un ruolo centrale all’interno dell’esperienza”, dichiara Tost.
Il Senior Level Designer continua dicendo: “Penso che molte persone guardino questo gioco e pensino ‘Oh, è in prima persona e ha le armi! È uno sparatutto!’, ma questo è solo la superficie. Penso che per molti aspetti, Cyberpunk 2077 sia una esperienza ruolistica molto, molto più profonda di The Witcher 3“.
Tost ha poi parlato delle porte non accessibili normalmente, facendo anche un confronto con The Witcher 3 pur rimanendo sul vago. Infatti, Tost afferma che in The Witcher 3 c’erano un totale di circa 2.500 porte nel gioco, proprio per questo in Cyberpunk il numero sarà destinato ad aumentare e con esso, anche i posti esplorabili.
In risposta alla domanda sulle porte bloccate a Night City, Toast risponde: “Non sarà così ovunque. Non possiamo mettere un buttafuori davanti ad ogni porta del mondo di gioco. Ma, nelle aree dove crediamo sia super ovvio, come se ci fosse un’area nella trama principale con una porta dove non potrai entrare, proveremo a mettere qualcosa di extra”.
“Ma la quantità di porte che avremo in Cyberpunk 2077 fa impallidire il numero di porte viste in The Witcher 3. A un certo punto durante lo sviluppo di The Witcher 3, ho contato il numero di porte che avevamo. Avevamo circa 2.500 porte per quel gioco. Naturalmente in un gioco come questo, se paragonato a The Witcher 3, ci saranno molte più porte nel mondo di Cyberpunk”, conclude Tost.
Cyberpunk 2077 sarà disponibile dal 19 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One, successivamente uscirà anche per Google Stadia. Inizialmente previsto per il 17 settembre, CD Projekt ha deciso di rimandare il gioco per poterlo rifinire al meglio. A causa di questo, infatti, il titolo non avrà una demo pre-lancio.
Il gioco sembra infatti avere diversi problemi di ottimizzazione che inficiano il framerate sia su PC ben carrozzati, sia sulle console current-gen. Il titolo è infatti molto spinto sul piano tecnico, visto il comparto grafico incredibile e la forte enfasi data sulla distruttibilità ambientale.
È prevista anche una versione next-gen di Cyberpunk 2077. Su entrambe le console sarà disponibile sin dal lancio, e supporterà lo smart delivery di Xbox. Solo più in la, però, arriverà l’update grafico dedicato alle nuove console, il quale porterà il gioco a un aspetto più simile alla versione PC, con probabilmente anche il Ray Tracing in tempo reale.
Fonte: GamingBolt