Forspoken delude Digital Foundry. Eccellente su alcuni aspetti, pessimo su altri. “Fa rimpiangere FF15”

Forspoken vs Final Fantasy 15 analisi Digital Foundry PlayStation 5 PS5

Forspoken è prossimo all’uscita e, oltre ad avere un Metacritic piuttosto mediocre, ha anche deluso dal punto di vista tecnico. John Linneman, di Digital Foundry, ha analizzato approfonditamente l’ultima fatica di Square Enix, elogiandola su alcuni aspetti ma criticandola pesantemente su altri, tra cui framerate e risoluzione. Sull’illuminazione, aggiunge, sembra essere un passo indietro rispetto a Final Fantasy 15.

Parole pesanti, da parte di Digital Foundry, che però conserveremo per dopo. Forspoken non è tutto da buttare, anzi. Come evidenzia l’analisi, Forspoken vanta caricamenti istantanei. Si parla di caricamenti nell’ordine del secondo, mezzo secondo in più, mezzo secondo meno.

Lo stesso si può dire dal punto di vista grafico. Square Enix ha dimostrato come il Luminous riesca a gestire modelli molto dettagliati. A colpire, in particolare, è proprio la protagonista del gioco. Lo stesso discorso si applica per le animazioni, incredibilmente fluide. I particellari e l’eccellente senso di scala aiuta a rendere i combattimenti esaltanti, soprattutto quelli contro i boss.

Molto bene anche dal punto di vista della vegetazione, con quest’ultima che interagisce correttamente col passaggio di Frey. E parlando proprio di Frey, il giornalista di Digital Foundry è rimasto colpito dalla resa dei capelli e del mantello della ragazza. Entrambi interagiscono in tempo reale con le condizioni atmosferiche. Purtroppo è un aspetto che si applica solo sui personaggi principali.

Il gioco offre inoltre un’ottima accessibilità, aspetto da non sottovalutare in un mercato dove, fortunatamente, i team stanno lavorando molto in tal senso. Infine, Linneman ha lodato la presenza di ben sei modalità grafiche: Qualità, Ray Tracing e Prestazioni. Queste 3 raddoppiano con le modalità pensate per gli schermi 120hz. Purtroppo, gli aspetti positivi finiscono qui, e non sappiamo se riescano effettivamente a compensare quelli negativi.

Linneman ha innanzitutto demolito l’intero sistema di illuminazione di Forspoken, definendolo un passo indietro rispetto a quello di Final Fantasy 15. Nonostante Forspoken utilizzi il Ray Tracing per le ombre, questo viene applicato solo entro una certa distanza, rendendo visibile la transizione con le shadow map precalcolate. Il Ray Tracing non interagisce neppure con tutti gli elementi di gioco ma solo con alcuni, escludendo ad esempio l’erba che di conseguenza non ha ombra.

Square Enix sembrerebbe, inoltre, quasi essersi dimenticata dell’Occlusione Ambientale. Quasi tutti gli ambienti di gioco, se non tutti, sono privi di qualsiasi forma di Occlusione Ambientale. Il risultato è un ambiente di gioco piatto e poco realistico, con un’illuminazione che non coincide con quella che dovremmo aspettarci e con un’immagine che appare poco degna del potenziale di queste console, PlayStation 5 nel caso.

È proprio su questo aspetto che, afferma Linneman, Final Fantasy 15 riusciva a fare meglio. E lo stesso dicasi per altri titoli Open World di inizio generazione PlayStation 4 come Assassin’s Creed Unity. Il perenne effetto bloom delle aree chiare, invece, ricorda i titoli dell’era PlayStation 3 e Xbox 360. E non è solo questo a riportarci in quella generazione, come vedremo due paragrafi dopo.

Infine, c’è da parlare delle performance. Su questo aspetto, il parere di Linneman è piuttosto tiepido. Per il giornalista, la modalità migliore è la Ray Tracing Mode, capace di mantenere un framerate più o meno costante. La modalità Performance punta ai 60fps e li mantiene per la maggior parte delle scene, tranne un’area particolare dove scende fino a 45fps. La modalità Qualità, invece, arriva a sfiorare i 20fps.

Per preservare le performance – comunque deludenti – di Forspoken, Square Enix ha utilizzato AMD FSR 2.1 anche su PlayStation 5. Purtroppo, per mantenere il framerate costante, AMD FSR 2.1 arriva a dimezzare la risoluzione interna del gioco, e ciò si traduce in una modalità Prestazioni che arriva a toccare la risoluzione di 720p. Un risultato pessimo, per un gioco che è stato sviluppato con concezione next-gen. In conclusione, Linneman si è detto molto stupito e in negativo da questa realizzazione tecnica.

Fonte: Digital Foundry