
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che vieterà l’accesso ai social media ai minori di 15 anni, qualora l’Unione Europea non intervenga entro pochi mesi, e in caso contrario applicherà la misura direttamente in Francia. Il provvedimento è motivato da un recente e tragico episodio di violenza scolastica, con l’obiettivo di limitare l’esposizione dei ragazzi al contenuto potenzialmente nocivo che circola online.
Il contesto dell’annuncio
La decisione è stata presa in seguito a un’aggressione in una scuola media di Nogent, dove un ragazzo di 14 anni ha accoltellato un assistente scolastico. Macron ha detto su France 2: “Non possiamo aspettare”, annunciando l’intenzione di avviare subito la procedura in Europa e, se necessario, proseguire autonomamente a livello nazionale.
Meccanismi proposti
Il Presidente si aspetta che le piattaforme social implementino sistemi affidabili di verifica dell’età tramite documenti o riconoscimento facciale. Scrivendo su X, ha ribadito: “Le piattaforme sono in grado di verificare l’età. Fatelo.” Il piano include anche controlli severi su siti di vendita di coltelli, con multe salate e restrizioni per i minori.
Sguardo europeo e confronto globale
Oltre alla Francia, Paesi come Norvegia e Grecia sostengono limiti d’età per i social, mentre l’Australia ha già vietato l’accesso ai minori di 16 anni. La Commissione UE ha però dichiarato che la questione è di competenza dei singoli Stati, dando a Macron il via libera per un’eventuale misura nazionale.
L’annuncio di Macron rappresenta una risposta severa a un clima di crescente violenza giovanile nei luoghi pubblici e scolastici, e si pone come deterrente reale qualora Bruxelles non intervenga. Resta da monitorare il processo decisionale nel corso dei prossimi mesi e l’effettiva adozione delle misure sul campo.
Fonte: Sky TG24