LAN-Gate: non solo Esport. L’esposto all’ADM colpisce anche il biliardino

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L’esposto presentato all’ADM da Sergio Milesi oramai oltre due mesi fa è stata la scintilla che ha innescato il cosiddetto LAN-Gate. Il caso ha coinvolto diversi esercizi commerciali sparsi per il territorio italiano. Costrette a chiudere, almeno inizialmente, diverse Sale LAN e centri dedicati agli Esport sparsi in Italia. Da lì è nata una lunga battaglia legale che prosegue ancora oggi.

Gli ultimi aggiornamenti raccontano delle Sale LAN pronte a riaprire grazie alla flessibilità dell’Agenzia Dogane e Monopoli che ha deciso di considerare le attività come ricadenti sotto una normativa diversa rispetto a quella attuale. Ovviamente si tratta di una soluzione temporanea che richiederà il perfezionamento degli strumenti legislativi in uso al momento. Della questione si stanno occupando alcuni parlamentari.

Ma se dal lato Esport e Sale LAN la cosa sembra andare verso la risoluzione, l’esposto di Milesi ora rischia di mietere nuove vittime. Come vi abbiamo già spiegato, i motivi iniziali che hanno portato allo scoppio del LAN-Gate fu una contestazione. Secondo Milesi le sale LAN dovrebbero ricadere sotto gli obblighi dell’articolo 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Dopo il LAN-Gate, non solo PC e console

L’insieme di norme regola, tra le altre cose, quei tipi di intrattenimento a mezzo elettronico, elettro-meccanico e meccanico disponibili dietro pagamento di una quota di denaro o l’inserimento di una moneta. La norma prevede che ciò che non eroga vincite in denaro debba necessariamente essere in possesso di un nulla osta. Si tratta di una certificazione che attesta come gli oggetti in questione non debbano rientrare sotto le normative che regolano il gioco d’azzardo.

Se così considerate, sotto questo ampio ombrello vanno a ricadere non solo i PC e le console da gioco utilizzate per gli Esport ma anche calcio balilla, tavoli da ping-pong e dondolanti per bambini. Nei fatti, esattamente come accaduto nel caso precedente, si assiste quasi ad un accomunamento con Videopoker e videolottery.

La determina di ADM in quest’ambito, a dire il vero, era entrata in vigore nel maggio del 2021 ma, subito dopo, si era proceduto a concedere una serie di proroghe per permettere ai titolari di mettersi in regola. La certificazione è, infatti a carico loro se anche proprietari dei mezzi di intrattenimento. Dopo il caos nato dal LAN-Gate è evidente che qualcosa tra gli uffici statali si sia mosso. ADM ha deciso di non concedere ulteriore tempo ora che in Parlamento si discute di rivedere la normativa.

Come riportano i quotidiani nazionali Corriere della Sera e Fatto Quotidiano, arrivano già le prime multe. Il primato spetta al titolare di uno stabilimento balenare di Margherita di Savoia (BAT), Puglia. Al momento sono in corso controlli anche in Toscana dove, racconta il Corriere, gli esercenti hanno deciso di far sparire tutto come forma di tutela d’emergenza.

Questo caso, come quello del LAN-Gate, finirà davanti alle camere. Già pronta una interrogazione parlamentare presentata dalla deputata di Forza Italia Maria Paola Binetti. Per il caso precedente è già pronto un progetto di legge dopo che la questione è finita davanti al Parlamento Europeo.

Fonte: Corriere della SeraFatto QuotidianoADM