Curiosa la suggestione lanciata da alcune parole di Sebastian Kalemb, director di The Witcher “4” (al momento noto col nome di Project Polaris). Nel corso di una intervista condotta da Mario Petillo, Kalemb ha fornito alcune importanti dichiarazioni riguardo il prossimo progetto dello studio polacco.
Le parole, riprese poi da Insider Gaming di Tom Henderson, lasciano intendere che in CD Projekt Red si sia ben consapevoli di quelle che sono le possibilità e soprattutto i limiti del nuovo progetto. Al riguardo, Kalemb afferma come in CDPR da post Phantom Liberty, le forze siano state spostate nella quasi totalità sul prossimo The Witcher. Le sue parole trovano sponda in dichiarazioni quasi contemporanee di Piotr Nielubowicz.
Per il prossimo The Witcher “non possiamo dimenticarci di Geralt”
I limiti ‘imposti’, ricorda Kalemb, sono quasi tutti legati all’esistenza di una Lore già consolidata e di una fanbase ben solida. A tal proposito, però, il team è spronato a trovare la quadra: “il prossimo The Witcher arriverà tra diversi anni e a parecchi anni di distanza da Wild Hunt [uscito nel 2015, nda], quindi dovremo sia puntare su un pubblico già esistente ma anche sui nuovi fan che sicuramente vorranno conoscere le avventure di Geralt di Rivia”. Dichiarazioni che fanno sperare in un minimo di partecipazione da parte dello strigo anche se Polaris, ricordiamo, dovrebbe rappresentare l’inizio di una nuova trilogia con un protagonista diverso dallo storico personaggio.
Per i fan di vecchia data – e per i nuovi troppo giovani per averli provati – CDPR sta preparando anche i remake dei due capitoli precedenti mentre Wild Hunt si è aggiornato gratuitamente per la next-gen.