Valve: “Se il VR fallisce, ce ne faremo una ragione”

Valve, celebre azienda di Steam e della saga di Half-Life, bazzica da un po’ anche nel campo della Realtà Virtuale. Gli esiti, soprattutto quelli negativi, non sembrano però preoccuparla troppo.

Gabe Newell, boss del team, è infatti anche co-proprietario dell’headset Vive. Con Sony che è appena entrata nei giochi e Oculus sotto l’ala di uno dei più grandi colossi mondiali, la questione VR è più accesa che mai.

Valve, però, ammette che le cose potrebbero anche volgersi per il peggio.

Secondo Newell, la venuta del VR ha molto in comune con quella dei primi PC, negli anni ’80. Ora come al tempo, nessuno sapeva cosa stava acquistando, e solo sul lungo termine il popolo è riuscito a comprenderne il vero valore.

Il PC dopotutto si è affacciato sul mercato come semplice strumento di lavoro, così come il VR può sembrare adesso utile solo per piccoli esperimenti.

“Siamo ottimisti”, ha infatti detto in una recente intervista.

“Pensiamo che il VR sia una tecnologia grandiosa, le cui vendite sono in linea con quanto ci aspettavamo. Nel caso finisca per essere un completo fallimento, però, lo accetteremo con serenità”.

Ora come ora, comunque, è difficile dire quanto Vive o i suoi concorrenti stiano avendo successo.

Dopotutto, nè Valve né Oculus né Sony hanno mai pubblicato dati ufficiali in merito, con la sola Sony che si è sbilanciata specificando che le vendite di PlayStation VR sono “andate alla grande”.

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