LAN-Gate e chiusura sale LAN. Cosa dice la legge e la replica delle attività colpite dai provvedimenti

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Facciamo un riassunto delle puntate precedenti. Il “LAN-Gate” è scoppiato a fine aprile a causa di un esposto presentato dall’imprenditore Sergio Milesi all’Agenzia Dogane e Monopoli a metà del mese. Nel documento, divenuto pubblico solo qualche giorno dopo, si chiedeva all’ADM se le Sale LAN fossero perfettamente in regola e se non fosse il caso di provvedere a dei controlli. Poco dopo l’esposto, Milesi ha presentato anche un interpello lasciando intendere la sua intenzione di entrare nel settore, (Milesi è titolare di LED S.r.l. azienda impegnata nell’intrattenimento classico con Sale Bowling e VLT).

Passano alcuni giorni e l’ADM inizia ad inviare i propri ispettori, colpendo nello specifico 4 sale, di cui 3 sono risultate “non conformi”. Non si sa se tali attività siano state individuate autonomamente dall’ADM oppure su specifica segnalazione. L’effetto della lettera di Milesi è che il nostro paese scopre di avere un vuoto normativo – l’ennesimo – nel campo dei locali dedicati all’intrattenimento elettronico e agli eSport. Come conseguenza, alcune Sale LAN sono costrette a sospendere in parte o del tutto le attività. La prima – o almeno, la prima di cui si ha notizia – è eSport Palace a Bergamo. Il titolare, Alessio Cicolari, ha condiviso più volte sui social i suoi pensieri riguardo quello che viene definito LAN-Gate. Sempre Cicolari è adesso in prima linea assieme agli altri esercenti in una battaglia legale che lo vede contrapposto ad ADM per far valere il diritto ad esistere e lavorare di tutte le Sale LAN. Anche l’avvocato Stefano Sbordoni, consulente eSport del CONI, ha esposto le sue perplessità.

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LAN-Gate: le norme contestate e la risposta di ADM

A causa del clamore mediatico suscitato dalla questione, con la notizie ripresa dalle principali testate di settore e non, la stessa Agenzia Dogane e Monopoli è intervenuta nel dibattito con l’intento di far chiarezza su quelle che sono le sue competenze e sulle azioni intraprese nei confronti degli esercenti. Secondo un recentissimo comunicato, ADM afferma che il suo intervento è stato molto limitato. L’Agenzia ridimensiona e minimizza la portata delle sue azioni sanzionatorie sostenendo come, ad essere colpite, siano state in realtà appena 4 sale LAN e che una di queste sia già tornata a poter lavorare (WeArena Ferrara, ndr). Sostengono sempre in ADM che gli agenti hanno proceduto all’apposizione dei sigilli sulle apparecchiature e alla comminazione di multe solo nei casi in cui gli esercenti fossero totalmente fuori dalla norma.

Sì, ma quale norma viene contestata? Ciò che viene contestato agli esercenti, stando a tutti i documenti riportati fino ad ora, è il mancato rispetto dell’articolo 110, comma 6 e 7, del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TUPLS). Stando alla ricostruzione di ADM, ad essere colpiti sono solo gli esercenti che a questa norma non si sono adeguati affatto.

Il caso, però, sembra essere molto più complicato di così. Il Comma 7 dell’articolo 110 del TULPS, infatti, obbliga gli esercenti di questo genere di attività – intrattenimento attraverso prodotti elettronici ed elettromeccanici – ad omologare i vari macchinari fornendo alcuni dati precisi su hardware e software utilizzati e all’installazione di ‘sistemi di autorizzazione’ (le gettoniere, per intenderci). Omologazione che dovrebbe, in teoria, adeguarsi a delle regole stabilite proprio dall’ADM che, a questo punto, dovrebbe dettare linee guida per la produzione e l’installazione dei PC da Gaming e delle console (quali e con quali caratteristiche hardware e software) e al numero massimo di macchine che un singolo esercizio possa ospitare.

LAN-Gate: il vuoto normativo

Ecco, se questo è possibile – ed auspicabile – per quelle macchine utilizzate nelle sale VLT come videopoker e videolottery, lo stesso non è possibile per console e PC ‘normali’ il cui firmware è soggetto a costanti aggiornamenti. Nel caso dei PC, oltre alla componente driver, BIOS e sistemi operativi anche le componenti hardware vengono sostituite con una certa frequenza.

Soprattutto, non erogando vincite in denaro, non dovrebbero, almeno in teoria, necessitare di particolari controlli atti ad evitare che il software installato venga modificato per truffare l’Agenzia delle Entrate e AAMS. Perché in alternativa sarebbe come chiedere a Microsoft, ad esempio, di mettere a disposiziome il codice sorgente dei propri OS Windows, così che le macchine possano essere “messe a norma”. Capite bene il problema.

Sulla inapplicabilità delle regole esposte nel TULPS a Sale LAN, simulatori e giochi Arcade, si è espresso anche l’avvocato Francesco Catania in un breve ma esaustivo video che vi riportiamo di seguito.

In sostanza, l’interpretazione adottata da ADM nell’applicazione della norma, dice l’avvocato Catania, porta più problemi di quanti ne risolva. Assoggettare dei normali PC da Gaming alle regole dell’articolo 110 TULPS fa sì che, potenzialmente, possano esservi soggetti tutti i macchinari elettronici simili anche in semplice esposizione nei negozi e messi a disposizione dei clienti perché vengano provati. Tablet, PC e console potrebbero essere esposti solo da spenti e inutilizzabili se la norma venisse applicata in modo ‘estensivo’. Lo stesso varrebbe anche per le postazioni che troviamo nelle fiere o agli eventi, regolati invece da un’altra norma (DM 18 maggio 2007, ndr).

Quali soluzioni possono essere adottate?

Proprio su questi punti si sta dibattendo in questo momento. Stando ad alcune dichiarazioni recenti di Alessio Cicolari giunte in redazione, il chiarimento proposto da ADM non è sufficiente. Vero, sono solo tre le Sale LAN colpite dal “LAN-Gate” mentre la quarta sarebbe stata ‘graziata’ perché in grado di produrre documentazione adeguata al proseguimento delle attività. Il problema, spiega Cicolari, è che è impossibile per le Sale LAN, in virtù di quanto spiegato nei paragrafi precedenti, adeguarsi ai comma 6 e 7 dell’articolo 110 TULPS. Il comma 6 è specifico per le macchine che erogano vincite in denaro.

L’unica ‘scappatoia’ sarebbe la registrazione della propria attività sotto un profilo ATECO differente. Per WeArena, stando a quanto apparso sulla loro pagina social, l’assist per smarcarsi dall’eventualità della chiusura è stato fornito dalla presentazione di un procedimento amministrativo “ad hoc” ma del quale non sono stati forniti ulteriori dettegli.

LAN-Gate: la risposta degli esercenti, il comunicato ufficiale integrale

Se la soluzione adottata da WeArena non è adottabile dalle altre attività coinvolte, appare chiaro come l’unica alternativa alla chiusura sia l’invito al dialogo e alla conciliazione. Che è la strada scelta da coloro che sono stati coinvolti in questo provvedimento. Invitare le istituazioni a sedersi intorno a un tavolo per trovare una strada normativa che sia percorribile. Che è quanto tutti noi auspichiamo! Non dimentichiamo infatti che queste attività sono state già duramente colpite dalla pandemia e hanno dovuto subire mesi e mesi di chiusura forzati, con aggravi di costo e perdita di posti di lavoro. Questa ulteriore “batosta” subita in un momento che per tutti sarebbe dovuto essere di ripartenza, rischia di essere un vero e proprio “colpo di grazia”. Mentre all’estero si investe per incentivare la crescita del settore, qui da noi attraverso leggi inadeguate e burocrazia si sta facendo l’esatto opposto, ossia lo si sta affossando. Dunque la speranza è che nei prossimi giorni possano arrivare segnali positivi e che su tutto possa prevalere il buonsenso.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa redatto da un gruppo di esercenti di Sale LAN ed eSport giunto in redazione. Primi firmatari, Alessio Cicolari e AK Informatica.

A seguito di un esposto, l’ADM (Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli) ha disposto il sequestro delle apparecchiature, bloccando l’attività di tre ‘sale LAN’ / eSports bar in Italia, dando il via ad un vero e proprio terremoto all’interno del settore dell’eSports e del videogame.

I fatti dei giorni scorsi, che hanno avuto un’enorme eco mediatica, impongono un’immediata riflessione sulla necessità di lavorare ad una normativa che possa portare chiarezza legislativa nel settore. È quindi necessario cogliere questa occasione per aprire un tavolo di lavoro tra le parti, che regoli in maniera chiara e definitiva il mercato.

Per questo motivo un’importante rappresentanza di titolari di eSports CenterSale LanSimulation CenterVR Center e affini, si sono riunite per far fronte comune alle recenti iniziative dell’ADM.

L’intento di questo gruppo di aziende è quello di cercare un confronto con le istituzioni pubbliche per trovare una soluzione normativa o interpretativa alla lacuna legislativa sulla questione, per evitare la problematica estensione di interpretazione e applicazione di norme datate a nuove tecnologie e moderni usi e costumi.

La volontà è quella di creare un nucleo che rappresenti tutte le aziende di questo settore per proporre un confronto aperto con ADM, MISE e le altre istituzioni collegate rispetto alle caratteristiche del mondo degli eSports e più in generale all’intrattenimento digitale, discutendo delle enormi potenzialità di questo settore che i governi di altri Paesi europei stanno incentivando con leggi e riforme.

È quindi necessario che dal tavolo di confronto proposto, emergano norme e regolamenti adattabili al settore ed in grado di coprire ed ancora una volta normare, un settore innovativo e complesso come quello che comprende l’organizzazione di tornei eSports, i Team, i Giocatori e tutto quanto ruoti attorno ad un mercato che allo stato attuale vive, di fatto, in una zona grigia normativa ma offre lavoro a migliaia di persone ed è gestito per la grande maggioranza da giovani imprenditori.

L’invito ufficiale, sottoscritto è rivolto alle istituzioni citate, con la speranza che in tempi brevi si possa aprire un tavolo di confronto, allargato anche alle associazioni degli sviluppatori di videogiochi, le federazioni e il CONI.

Ak Informatica S.a.s.
Drako.it
The Game Spot
PC-TEKLAB
VG Informatica SRLS
D2D Simulation
Gold Fox Gaming SPA
Il Mago Di Dos di Lodi N.
Reghium Esports ASD
Playground 2.0 S.r.l.
Login center srl
Driving Simulation Center
Di. Gi. Games snc