“È dura sopportare gli sfottò”, ammette il team di Mass Effect Andromeda

Il lancio di Mass Effect: Andromeda non è stato certo tutto rose e fiori, tanto per usare un eufemismo. Bug di varia natura e performance qualitativamente inferiori al previsto sono presto diventate motivi di goliardia e, in men che non si dica, il web si è ritrovato sommerso di sfottò al titolo.

Per la prima volta in assoluto, però, ci ritroviamo ad ascoltare anche la versione di BioWare, software house dietro al titolo.

Il team ha infatti lavorato duramente per reindirizzare alcuni dei problemi più vistosi, che già con la recente patch sembrano essere scomparsi, ma il processo creativo è stato più volte rallentato da feedback che, senza se e senza ma, hanno svilito in più occasioni gli sviluppatori.

“Fin dall’inizio, l’intenzione era quella di essere estremamente flessibili, perché è sempre impossibile prevedere le reazioni dei giocatori”, ha infatti spiegato Ian Frazier, lead designer del titolo.

“Impossibile anticipare su cosa possano impuntarsi, sia positivamente che negativamente. Quindi, prima del lancio, ci siamo detti: ecco alcune cose che dovremo poi aggiustare, ed eccone altre che finiremo per dover aggiustare, se i fan lo richiederanno”.

“Non parlo per gli altri, ma personalmente ho bazzicato parecchio sui forum e su Twitter, dopo la pubblicazione del gioco. E sarò sincero, è stata dura, è davvero difficile sopportare tutte quelle critiche”.

“Principalmente, è difficile perché vorremmo tanto aiutare, e vai nelle discussioni dei fan per capire cosa vada aggiustato, ma ti ritrovi a dover nuotare in un enorme mare di insulti. Posso assicurarvelo, non è affatto divertente”.

“Non fraintendetemi, non mi piace prendere pugni nello stomaco, ma cerco di vedere il lato positivo. Ricevere così tanti feedback su una scala così ampia ci ha aiutato tantissimo”.

Ironicamente, solo ieri Peter Moore – ex frontman di Electronic Arts – ha abbandonato l’industria videoludica con un consiglio: “ricordate che anche gli sviluppatori sono esseri umani, provate a odiarli di meno”.

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