Ian Richardson, director di Sumo Digital, è morto all’età di 53 anni

Ian Richardson Sumo Digital

Il famoso veterano dell’industria britannica Ian Richardson è morto improvvisamente all’età di 53 anni: le cause della morte sembrano essere naturali o non definite.

Richardson ha passato oltre 30 anni nel mondo dei videogiochi in vari ruoli, incluso in ruoli senior presso Gremlin, Ocean, Europress e Rage. A oggi era noto come Business Development Director per Sumo Digital, ruolo che ricopriva egregiamente da 6 anni. Il team è famoso per aver pubblicato, recentemente, Crackdown 3 e Sackboy: Una Grande Avventura.

Fuori dal lavoro, Richardson raccoglieva fondi per Special Effect, un ente di beneficenza di cui era ambasciatore che è specializzato nel aiutare persone con disabilità fisiche, in particolare i bambini, a giocare ai videogiochi.

Sumo Digital ha rilasciato una dichiarazione in merito alla scomparsa del loro director, che vi lasciamo qui sotto: “A tutti i nostri amici del settore, la terribile notizia di questo fine settimana della scomparsa di Ian Richardson ci ha colpito duramente. Sumo ha perso una delle sue stelle più brillanti. Scomparso improvvisamente e troppo presto, i nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia e a tutti coloro che lo amavano.

Molti di voi lo conoscevano, era una persona meravigliosa, premurosa, gentile e molto amata nel nostro settore. La manifestazione di commozione sui social media, nelle mail e nelle chiamate che abbiamo ricevuto questo fine settimana dai suoi amici in tutto il mondo, testimoniano il suo carattere e la sua posizione in un settore di cui ha fatto parte quasi dall’inizio.

L’energia e la dedizione di Ian erano senza limiti, per le chiamate al mattino presto con l’Est o a tarda notte con l’Ovest, trovava sempre il tempo. Amava organizzare viaggi ed era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo a lasciare ogni conferenza e spettacolo in calendario. Ian conosceva tutti i presenti e non perdeva un momento per mettersi in contatto con tutti. Spesso lo si vedeva al bar alla fine della giornata, con un bicchiere di chardonnay in mano e mai senza una storia riguardante il settore per intrattenerci tutti.

Ian amava lavorare con la sua famiglia presso Sumo, e tutti noi gli volevamo molto bene. Un membro prezioso dell’industria dei giochi e un vero ambasciatore non solo per Sumo, ma anche per Special Effect, l’ente di beneficenza a cui ha dedicato cosi tanto tempo ed energia.

La perdita di Ian lascia un vuoto in Sumo, nell’industria e in tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di chiamarlo amico. Ci mancherà tantissimo.

Speriamo di rivedervi tutti presto e brindare insieme in suo onore”.

Fonte: Gamesindustry