PlayStation Studios si allargherà ancora. Dopo Bluepoint Games, si mira ad altre acquisizioni

PlayStation Studios, la divisione di software house interne di Sony, continua (e potrebbe) ad allargarsi. È di recente la notizia che vede la casa nipponica acquisire Bluepoint Games, il team che si è occupato del remake di Demon’s Souls. L’acquisizione, ricordiamo, era già nell’aria da diversi mesi, nonostante la stessa Bluepoint avesse smentito il tutto a luglio.

I PlayStation Studios, comunque, sono cresciuti davvero molto nell’ultimo periodo. Sony, infatti, non ha di certo perso tempo, completando ben tre acquisizioni nell’ultimo anno. Abbiamo così Firesprite, un team inglese noto per la creazione di The Persistence. Housemarque, creatori di Returnal (potete trovare qui la nostra recensione), un’esclusiva per PlayStation 5 che ha raccolto un discreto successo.

Un team composto da team di tutto rispetto, e che potrebbe vedere in futuro l’arrivo di altri sviluppatori. A dirlo è Hermen Hulst, capo degli Studios. In un’intervista rilasciata al portale IGN.com, Hulst ha dichiarato: “Siamo sempre aperti a costruire nuovi rapporti o a portare nuove persone dentro casa, ma solo se condividiamo la mentalità di mettere al primo piano la qualità e il giusto tocco di contenuti innovativi, nuove esperienze ed esperienze diverse. Perché tutti i nostri team, loro condividono molto, ma sono anche molto differenti tra di loro, ed è quello che mi piace di più“.

Gli Studios, ricordiamo, al momento sono al lavoro su più di 25 giochi, e quasi la metà son nuove IP. Hulst ha anche parlato di come il modo in cui Sony guarda ai propri studi, è lo stesso con cui guarda ai propri giochi.

Il modo in cui guardiamo al nostro gruppo di studi, e ora abbiamo 16 team interni facenti parte dei PlayStation Studios, è lo stesso modo con cui guardiamo ai nostri giochi. Dev’essere giusto, deve adattarsi ai nostri termini qualitativi, devono essere i giochi giusti”.

Stessa cosa con i team. I team che ci sono devono avere una mentalità molto collaborativa. Devono mettere in primo piano la qualità. Non stiamo comprando team solo per diventare più grandi. Stiamo comprando team perché sentiamo che, insieme, faremo cose ancora migliori che se lo facessimo lontani gli uni dagli altri“.

Dichiarazioni, dunque, che fanno ben sperare sul futuro dell’azienda. E voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonte: IGN.com