LAN-Gate: il caso arriva alla Camera, interviene il sottosegretario del Ministero Economia e Finanza

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Si sta svolgendo proprio in queste ore l’interrogazione presentata alla Camera dei Deputati presentata da Federico Freni, sottosegretario del Ministero Economia e Finanza, per spronare i legislatori a fare chiarezza sulla questione LAN-Gate. L’interrogazione proposta da Freni su iniziativa dei deputati Giulio Centemero e Daniele Belotti (entrambi quota Lega) prevede la risposta immediata da parte della Camera. Potremmo dunque essere più vicini ad una soluzione di quanto non pensassimo inizialmente.

Nel suo intervento davanti alla Camera dei Deputati, Freni ha detto: “il governo si riserva di valutare tutte le iniziative normative più opportune al fine di garantire in tempi ragionevoli un’efficace e stabile regolamentazione del settorericonoscendogli autonoma rilevanza, anche valutando, di concerto con il Coni l’istituzione di una Federazione che sovraintenda all’organizzazione del gaming sportivo competitivo. Da ultimo, nelle more della definizione di tale quadro normativo, il Governo si riserva anche di valutare, di concerto con l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’opportunità delle misure intraprese”.

Cosa significa? In soldoni che il rappresentante del Governo si impegna davanti all’organo legislativo di valutare tutte le soluzioni possibili per permettere alle Sale LAN del nostro paese di continuare con le proprie attività. Nell’attesa che arrivi una legislazione adeguata in materia, inoltre, di concerto con la Camera, è stato proposto di valutare insieme della validità delle sanzioni comminate fino a questo momento dall’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli. L’ente, ricordiamolo, ha agito sull’input dell’imprenditore Sergio Milesi che, con un esposto, ha portato allo scoperto un vuoto normativo. Secondo l’agenzia statale, sarebbero solo 4 le attività sottoposte a multa e solo per gravi violazioni.

Adesso, se a causa di questo vuoto il LAN-Gate è scoppiato, ci si chiede se in virtù dello stesso il LAN-Gate non possa essere risolto. Si valuta anche il coinvolgimento del CONI. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano non ha ancora concesso dichiarazioni ufficiali sulla vicenda. L’unico ad esprimersi è stato il consulente, avvocato Stefano Sbordoni in una nota dove si interroga, appunto, sulla effettiva opportunità delle sanzioni. Già in prima istanza, si era mosso Alessio Cicolari, titolare di eSport Palace di concerto con altri esercenti e dopo aver contattato uffici legali e organi istituzionali come ConfCommercio e ConfEsercenti.

Nel presentare la stessa interrogazione, il deputato Belotti ha dichiarato: “il punto è questo: esiste un’omologazione per i pc di eSport? No. Eppure, i Monopoli dopo l’esposto del titolare di una sala giochi tradizionale hanno mandato gli ispettori a sequestrare tutto, con multe da 5mila a 50mila euro ad apparecchio. All’eSports Palace di Bergamo sono 40 le apparecchiature sequestrate. Spero che queste sanzioni, compreso il sequestro, possano essere sospese per almeno 90 giorni visto che non c’è normativa chiara. Un mese fa Sport e Salute ha presentato un progetto per incentivare gli eSports e pochi giorni dopo i Monopoli hanno messo in ginocchio il settore. Un paradosso.”

Il deputato ha poi proseguito: “Spero che queste sanzioni, compreso il sequestro, possano essere sospese per almeno 90 giorni visto che non c’è normativa chiara. Un mese fa Sport e Salute ha presentato un progetto per incentivare gli eSports e pochi giorni dopo i Monopoli hanno messo in ginocchio il settore. Un paradosso. Sembra quasi di assistere un derby tra Salute e Sport e ADM. Le soluzioni sono due: o si chiude il mondo degli eSports o si approfitta del momento per regolamentarlo. Spero prevalga il buon senso.”

Per strano che possa sembrare, potrebbe darsi che il nostro paese abbia deciso di muoversi in tempi celeri. Il settore eSport, sappiamo da anni, è in forte espansione. Basti pensare ai guadagni astronomici degli streamer. In Europa, al di là delle Alpi, è stata la Francia la prima nazione a dotarsi di una legislazione adeguata in materia. Alle nostre latitudini, avevamo paura che il Leviatano burocratico potesse richiedere tempi biblici prima di adeguarsi.

Attendiamo solo gli sviluppi di questa interrogazione per capire come andrà a finire. La soluzione al LAN-Gate potrebbe essere vicina.

Fonte: Agimeg