Starfield ha sicuramente rubato la scena durante il Summer Game Fest. Grande era l’attesa intorno a questo nuovo gioco di Bethesda, visto che ci porterà in un futuro tutto da scoprire. Il titolo, infatti, ci metterà a disposizione un intero universo da esplorare, con oltre mille pianeti disponibili. Certo è, che questo dettagli ha provocato non poche perplessità, vista anche l’esperienza avuta dai giocatori con No Man’s Sky, almeno al lancio.
Todd Howard ha voluto rassicurare i fan, prima di tutto affermando che Bethesda ha già usato in passato il sistema procedurale. Infatti, almeno per quanto riguarda gli ambienti, Howard ha detto: “Facciamo molto uso della creazione procedurale in Starfield, ma vorrei che teneste a mente che lo abbiamo sempre fatto. È un grande pezzo di Skyrim in termini di quest e altre cose che facciamo. Generiamo paesaggi utilizzando il sistema procedurale, quindi in un certo senso ci abbiamo sempre lavorato“. Howard ha inoltre assicurato che il loro sistema è in grado di garantire la varietà che ci si spetterebbe per creare 100 sistemi solari.
Ciò che, però, Todd Howard vuole far capire, è che questi contenuti generati proceduralmente saranno di contorno all’esperienza principale offerta dal nuovo gioco di Bethesda. Infatti, Starfield è il titolo con più elementi creati a mano di sempre per il team. “Devo anche aggiungere che abbiamo fatto più cose a mano in questo gioco, a livello di contenuti, di qualsiasi altro nostro titolo sviluppato fino a ora. Siamo oltre le 200 mila linee di dialogo, e se le persone vogliono fare quello che fanno di solito nei nostri gioco, seguire la quest principale e fare missioni, vedrete quello che vi spettereste da noi. Però avete anche tutta quest’altra parte di ‘Beh, andrò semplicemente a esplorare questo pianeta che mi fornirà un po’ di gameplay e altri contenuti random“.
Secondo quanto affermato da Howard, la filosofia è quella di dire “sì” al giocatore, utilizzando elementi creati proceduralmente per riempire angoli altrimenti irraggiungibili dagli sviluppatori. Infine, Todd Howard ha anche dichiarato che il team ha fatto in modo che questi contenuti procedurali siano riconoscibili dagli utenti. Howard ha dichiarato: “Siamo attenti nel dire ‘Ecco dov’è il divertimento, dov’è questo tipo di contenuto’, ma anche dire di sì al giocatore e ‘Vuoi atterrare su questo pianeta strano, esplorarlo, creare il tuo avamposto, vivere la tua vita lì e guardare il tramonto perché ti piace la vista delle lune lì? Vai, fallo’. Amiamo questo tipo di cose“.
Tanti contenuti sì, ma anche tanta attenzione nei piccoli dettagli.
Starfield è in sviluppo presso Bethesda Softworks in esclusiva per Xbox Series S, Xbox Series X e PC, con data d’uscita fissata alla prima metà del 2023. Bethesda ha affermato di essere al lavoro sul titolo dal 2015 e che quest’ultimo ha avuto priorità anche su titoli attesissimi come The Elder Scrolls 6 e Fallout 5!
Il titolo, afferma Bethesda, sarà un insieme di Skyrim e Star Wars, e garantirà un mondo decisamente vasto, e scorci di questo mondo possiamo già ammirarli grazie ai meravigliosi artwork mostrati dalla software house. Tale splendore visivo, ovviamente, va accompagnato con un comparto sonoro di livello. Bethesda ha spiegato i lavori a riguardo in un video dedicato.
Così come il mondo di gioco, anche la varietà offerta dal “role playing” puro sarà importante. Potremo infatti impersonare qualsiasi tipo di PG, anche i “cattivi”. Sarà presente, da buon titolo Bethesda che si rispetti, la possibilità di scegliere tra prima e terza persona, e nel gioco troveremo diverse specie aliene.
Inoltre, nel trailer è presente anche un easter egg che potrebbe aver anticipato la mappa in cui sarà ambientato The Elder Scrolls 6! Nel frattempo sono usciti i primi artwork sul gioco, che ci mostrano le bellissime città di Neon, Akila e New Atlantis, e potremo esplorare anche la Via Lattea.
Il titolo punterà inoltre su una forte componente narrativa, impiegando ben 300 attori e quasi il triplo dei dialoghi che abbiamo visto in The Elder Scrolls 5 Skyrim! Purtroppo, questa narrativa così ambiziosa potrebbe essere il motivo principale per il quale Starfield non presenterà, probabilmente, il doppiaggio in italiano.
Fonte: IGN